Quante volte capita di andare a fare la spesa e trovarci affascinata da scatole, belle, colorate?
Quante volte acquistiamo prodotti monodose piuttosto che confezioni famiglia?
Bastano delle piccole attenzioni che ci consentono di fare una spesa più consapevole, come per esempio:
- ricordarsi di portare con se la shopper bag riusabile
- preferire confezioni famiglia che hanno meno packaging
- evitare prodotti super imballati e scegliere confezioni ricaricaricabili, riusabili.
lunedì 22 settembre 2014
venerdì 19 settembre 2014
lunedì 8 settembre 2014
domenica 7 settembre 2014
sabato 6 settembre 2014
E parlando sempre di Caffè non possiamo non riprendere l'articolo Dal caffè alle proteine una idea di impresa green verso zero rifiuti:
Il percorso che ha portato alla creazione di Funghi Espresso, nasce nel marzo 2013, quando Rossano Ercolini (Vincitore Premio Goldman Prize 2013) coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori, apre il caso studio sul riutilizzo del fondo di caffè in agricoltura, presentato all’interno dello showroom “Il gusto di un caffè sostenibile”.
Dal caso studio, il Centro di Ricerca Rifiuti Zero, con la collaborazione di Antonio Di Giovanni (membro del team operativo), realizza il progetto pilota di educazione ambientale “Dal caffè alle proteine”, che ha visto partecipi circa 200 alunni dell’Istituto comprensivo Ilio Micheloni, nella coltivazione di funghi (Pleurotus Ostreatus) utilizzando come substrato proprio il fondo di caffè.
Successivamente al progetto di educazione ambientale, l’incontro tra l’agronomo Antonio Di Giovanni e l’architetto Vincenzo Sangiovanni darà vita all’avventura di Funghi Espresso.
Nell’aprile del 2014 Funghi Espresso riceve il suo primo riconoscimento come “Miglior progetto di qualità” all’interno dell’Incubatore Universitario Fiorentino (Impresa Campus Unifi).
Funghi Espresso oggi è una realtà concreta grazie al contributo del sig. Tomohiro Sato che ha creduto nel suo modello d’impresa.
A breve (settembre 2014), Funghi Espresso inizierà la sua produzione nelle sedi produttive di Capannori (LU) e di Torre del Greco (NA).
http://www.funghiespresso.com/funghi-espresso
una lampada a sospensione realizzata con un tessuto derivato da funghi da Jonas Edvard designer Danese e una sedia londinese che nasce dai fondi di caffè
Interessante l'articolo che leggiamo su Domus, di una lamapada costituita da fibre di fungo.
"Il
micelio è alla base dell’organismo del fungo e il suo frutto è ciò che
mangiamo. Il Pleurotus è un fungo nutriente che può essere coltivato
nella sagoma di una lampada, realizzando una risorsa di cibo e un
oggetto funzionale.
La lampada è
costituita da fibre di micelio e piante che vengono coltivate in un
unico materiale in 3 settimane. Il micelio del fungo è costituito da
piccole radici quasi invisibili chiamate ife. Le fibre vegetali sono un
prodotto di scarto dell’industria tessile, troppo corte o troppo
difficili da usare per i tessuti. Dopo la raccolta dei funghi il
paralume può essere asciugato e utilizzato come un oggetto funzionale".
In 3 settimane, il fungo incuba le fibre vegetali e i primi funghi possono essere raccolti. Il micelio è riciclato dalla produzione commerciale, dove viene scartato dopo un paio di mesi di uso e produzione. La lampada è biodegradabile e migliora la qualità del suolo se utilizzata nel compost.
approfondisci fonte Domus
L’idea della londinese Re-Worked trasforma i fondi di caffè in oggetti di arredamento. Serve un trattamento speciale, brevettato, che mescola i fondi di arabica o robusta con plastica riciclata post-consumo. Risultato: Curface, neologismo per indicare una superficie (surface) di caffè.
In 3 settimane, il fungo incuba le fibre vegetali e i primi funghi possono essere raccolti. Il micelio è riciclato dalla produzione commerciale, dove viene scartato dopo un paio di mesi di uso e produzione. La lampada è biodegradabile e migliora la qualità del suolo se utilizzata nel compost.
approfondisci fonte Domus
L’idea della londinese Re-Worked trasforma i fondi di caffè in oggetti di arredamento. Serve un trattamento speciale, brevettato, che mescola i fondi di arabica o robusta con plastica riciclata post-consumo. Risultato: Curface, neologismo per indicare una superficie (surface) di caffè.
giovedì 4 settembre 2014
In anteprima un progetto importante per o2italia: Zero Rifiuti Lab uno spazio fisico oltre che virtuale virtuoso e di socializzazione.
Con settembre c'è un pò la voglia di ripartire da zero, c'è la voglia di condividere che il problema rifiuti non si affronta solo con la differenziata, che è sicuramente un passo ma che fa parte di un cammino più lungo. Mi piace pensare di poter far riflettere il consumatore, il mio vicino di casa o di facebook che forse il rifiuto si può anche azzerare se noi acquistiamo in maniera consapevole, se scegliamo meno..meno..meno imballaggi e più prodotti sfusi locali a km0..se scegliamo prodotti riparabili, disassemblabili, riciclabili magari facendo conoscere poco...poco il principio CRADLE to CRADLE... dove il rifiuto diventa cibo per l'industria se riciclato e per la natura se biodegrada. Mi piace pensare che uno scarto di lavorazione, uno sfrido di produzione che per una azienda è un rifiuto, un oggetto senza valore, un prodotto non perfetto possa diventare materia prima per percorsi di educazione ambientale e nuove linee di ecodesign. Tutto questo con Zero Rifiuti Lab progetto che matura percorsi iniziative portate avanti in questi anni.
martedì 2 settembre 2014
O2ITALIA segnala due contest di ecodesign per giovani creativi che amano il riuso dei pallet, scadono entrambi a settembre
800x1200 Eco-Design. Le dimensioni dell’eco-creatività.
I numeri sono un linguaggio trasversale che va oltre le lingue, per questo Conlegno ha scelto di raccontare il mondo green dell’arredo pallet attraverso le sue dimensioni standard 800x1200mm.
Il progetto nato da un’intuizione creativa di Conlegno, con la collaborazione di be-eco, sostiene l’estrema versatilità dell’arredo creato
con i pallet in legno che, da semplici elementi per la movimentazione
delle merci, diventano arredo a basso costo, creato su misura.
Un perfetto connubio tra creatività Made in Italy, innovazione e attenzione per l’ambiente.
Secondo contest è bandito da orti della fornace
E’ aperto fino al 15 settembre il BANDO “ORTI DELLA FORNACE” , un
concorso di idee per la progettazione e realizzazione di piccoli
orti-giardino fuori suolo modulari in pallet. I progetti selezionati
dovranno essere realizzati nell’area ortiva comunitaria di via della
Beverara a Bologna, e il vincitore si aggiudicherà un premio di 500
euro.
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