25 modi per piantare un chiodo di Enzo Mari.
Con lo spirito curioso e concreto del bambino
che imparando a sperimentare e a muoversi nel mondo acquisisce
conoscenza, Enzo Mari si racconta in prima persona, dal periodo di
autoformazione dell'infanzia e della prima giovinezza, tra gli anni
Trenta e Quaranta, attento ai molti stimoli di una realtà difficile ma
in pieno fermento, agli studi all'Accademia di Brera, alla fase di più
intensa attività artistica che ha fatto di lui uno dei designer più
geniali e innovativi del Novecento. Mari è sempre stato mosso dalla
convinzione che progettare corrisponda a una pulsione profonda insita in
ogni essere umano. Una convinzione che lo ha portato, negli anni
Sessanta, a rivoluzionare il concetto di design, realizzando, con
coerenza, un'"utopia democratica": disegnare e produrre oggetti belli e
utili per la gente comune, fino ad allora esclusa da un'arte ritenuta
elitaria. Con la fine degli anni Settanta, Mari considera conclusa
l'utopia del design. Da questo punto in poi la sua testimonianza
autobiografica si trasforma in una severa denuncia del progressivo
degrado del lavoro progettuale odierno.
Buona lettura da o2italia